Il Cagliari si prepara ad affrontare lo Spezia alla Sardegna Arena. Una sfida che vedrà i rossoblù senza tre giocatori chiave, ovvero Godin, Nandez e Simeone, risultati positivi al Covid.

Mister Di Francesco dovrà dunque ridisegnare nuovamente l'assetto della squadra, reduce dal successo in Coppa Italia contro il Verona e, sette giorni fa, dalla sconfitta esterna contro la Juventus.

Nella conferenza della vigilia il tecnico ha iniziato parlando proprio degli assenti, a cominciare da Nandez. “Nahitan è un giocatore duttile, difficile da sostituire, che ti dà la possibilità di cambiare a gara in corso, ma dobbiamo pensare a chi c'è e sono contento che altri elementi abbiano l'occasione di mettersi in mostra. Hanno lavorato tutti bene, la disponibilità dei ragazzi è impressionante e deve essere la forza che ci accompagna in questo percorso. Contro l'Hellas in Coppa, ad esempio, la squadra ha sofferto nei primi minuti della ripresa però non ha mai smarrito la compattezza. Abbiamo tante assenze, quindi dobbiamo giocare una partita vera, determinata, dare tutti qualcosa in più", sottolinea il mister. .

Quanto all'emergenza virus che ormai sta accompagnando da mesi anche il calcio, "sicuramente è un campionato diverso - dice DiFra - viviamo il virus con apprensione, è un avversario subdolo che è dietro l'angolo e condiziona inevitabilmente le scelte e l'approccio alla partita. Le nazionali non aiutano, nel senso che si radunano giocatori provenienti da campionati dove le attenzioni e le precauzioni sono diverse rispetto a quelle adottate in Italia. Bisogna essere un po' fortunati. Allo stesso tempo, ci sono tanti impegni ravvicinati e quindi le medie e le piccole squadre possono sperare di trovare le grandi nel momento giusto per strappare punti”.

Sulla formazione, uno dei nodi è quello del centroavanti: "Se dovesse giocare Pavoletti si metterà a disposizione della squadra, come ha fatto Cerri mercoledì in Coppa. Dal punto di vista fisico, Leo ti dà anche la possibilità di alzare più spesso la palla per quanto questo non faccia parte della nostra filosofia, che prevede altre soluzioni. Naturalmente però quando anddremo sul fondo, poter contare su un giocatore così forte di testa è un vantaggio e questo vale anche per Cerri".

"La difesa a tre - aggiunge il mistero - un giorno potremmo anche riproporla, perché no? Naturalmente va preparata con più tempo, il motivo principale per il quale l'ho adottata a Torino era di avere giocatori non prontissimi ad essere schierati con la difesa a quattro e non avevo Nandez come esterno. Per domani potrei scegliere i quattro attaccanti - che ovviamente dovranno dare una mano in fase di ripiegamento - oppure proporre un centrocampista alto".

Di Francesco invita anche a non sottovalutare l'avversario, dove militano due vecchie conoscenze rossoblù, Farias e Deiola. "Lo Spezia l'ho seguito con particolare attenzione l'anno scorso, Vincenzo Italiano è un allenatore emergente, cerca di dare alla squadra una identità. Mi aspetto un avversario che venga a fare la partita, aggressivo, spigliato, consapevole di ciò che mette in campo. Giocano insieme da tanti anni e hanno fatto un ottimo mercato, scegliendo calciatori adatti a questa tipologia di gioco. Farias l'ho allenato a Sassuolo, è un giocatore forse non continuo ma che quando si accende può essere devastante. Non sarà facile ma anche loro avranno delle difficoltà per quello che potremo fare noi. Immagino una partita a viso aperto”.

(Unioneonline/l.f.)
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