Con un provvedimento preso dall'ultimo consiglio dei ministri del governo Conte bis, l'esecutivo ha appena il decreto legge sull'autonomia del Coni, che di fatto "salva" la partecipazione degli atleti italiani alle prossime olimpiadi.

Il governo Conte I aveva infatti posto il Coni sotto il proprio controllo, in contrasto con la richiesta di totale autonomia da parte del Comitato olimpico internazionale.

Sul gong, dunque, dopo ripetute pressioni da parte dello stesso Coni e alla vigilia della riunione del comitato esecutivo del Cio per decidere sull'ammissione degli atleti dell varie rappresentative delle diverse discipline, che rischiavano di non potersi presentare sotto l'egida del tricolore e di non veder risuonare, in caso di medaglia, l'inno di Mameli durante la premiazione, l'esecutivo ha invece modificato le regole. (ANSA) - Ne ha dato notizia il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: "Il consiglio dei ministri ha

approvato il decreto contenente le norme che sanciscono l'autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ora l'ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione.

Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l'Italia venisse così duramente sanzionata già domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019", ha spiegato Spadafora.

Subito dopo l'ok, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha informato al telefono il numero uno del Cio Thomas Bach. "Sono molto felice", a quanto si apprende, è stato il primo commento di Bach alla notizia.

(Unioneonline/l.f.)
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