"Se mi trovassi di fronte a quei ragazzetti di 15 anni seduti tutti insieme senza mascherina a bere birra e a fumare cercherei di svergognarli, li prenderei a calci in c**o e li manderei a casa".

Iva Zanicchi dice la sua sul problema della movida nelle città italiane: "Ma poverini de che? Possono bere lo spritz e ballare in casa! Ma per favore!''.

''Quello che mi meraviglia - prosegue - è che questi ragazzi per un periodo saranno stati a casa, avranno visto la televisione, avranno ascoltato quante migliaia di morti ci sono state, anche tra i medici e gli infermieri. O no? E allora mi domando: ma i genitori come li hanno allevati? Non si può assecondare questa mancanza di senso civico e di rispetto verso gli altri". Poi precisa: "Non tutti, ce ne sono tanti bravi ed educati''.

Sulla possibilità di un nuovo rimbalzo del virus, si dice molto preoccupata: "Non si può tornare al lockdown perché questo significherebbe far morire di fame la gente", dice. "Ormai non ci resta che pregare - conclude -. Da me si dice 'che Dio ce la mandi buona senza vézzo'. Qui ormai è tardi per tutti, o alcuni capiscono che in Regioni come ad esempio la Lombardia l'emergenza ancora è alta o è la fine".

(Unioneonline/D)
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