Il Guardian ha dedicato una pagina al film cult "L'allenatore nel pallone".

E Lino Banfi, protagonista della pellicola del 1984 in cui interpreta l'allenatore della Longobarda Oronzo Canà, è al settimo cielo.

"Mi sta chiamando il mondo intero, pure un amico di New York. Per me oggi è stato come ricevere un premio, mi sento di ringraziare di tutto cuore Nicky Bandini, la giornalista che l'ha scritto, ma non so l'inglese", dice tra il serio e il faceto al Corriere.

Oronzo Canà gli dà tante soddisfazioni. "L'hanno visto quasi tutti i calciatori nel mondo. Mi ricordo quando Ancelotti andò ad allenare il Paris Saint Germain, gli scrissi un telegramma in francese. 'Mister ricordati il 5-5-5-'. Lui lo appese e tutti i giocatori ridevano come matti perché si ricordavano che quello era lo schema di gioco di Oronzo".

Banfi ricorda anche la genesi del firma, nato su un aereo da un discorso con Nils Liedholm.

"Una domenica sera su un Roma-Milano siedevo di fianco al grande Liedholm. Lui sapeva che io ero un romanista sfegatato e parlavamo spesso di calcio. E mi disse: 'Hai mai pensato di fare un film su un allenatore di calcio?'. Io risposi 'No, sono pure grasso, come faccio?'. E Liedholm mi spiegò che dovevo farlo proprio perché somigliavo a un vero allenatore molto buffo, Oronzo Pugliese. Uno che sotto l'impermeabile aveva una gallina e se la sua squadra segnava la lasciava libera".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata