L'ultima notte di follia di tre personaggi nella struttura sassarese prima che chiudessero tutti i manicomi in seguito alla Legge Basaglia.

Giocata sulle corde della "Acid comedy" e del teatro dell'assurdo, l'ultima pièce della compagnia teatrale Bobòscianèl costruisce un quadro d'insieme che diverte, intenerisce e fa riflettere. Sarà il Teatro Civico di Sassari ad ospitare per tre serate il lavoro scritto da Daniele Coni: il 31 gennaio, il 1° e 2 febbraio, sempre con inizio alle ore 21.

"L'ultima notte al Rizz" (il titolo riecheggia la chiusura del celebre hotel parigino) racconta la storia di tre ospiti dell'ospedale psichiatrico di Rizzeddu: il signor Antioco Farina, la signora Edina e Ginetta di Calangianus, che hanno vissuto gran parte della loro esistenza in manicomio, pur non essendo malati psichiatrici.

È una storia di persone, di anime complesse che hanno vissuto in maniera dolorosa, ma che hanno anche trovato un modo, una strada per proteggersi, hanno capito che il gioco poteva salvarli e che una risata avrebbe sepolto ogni tristezza. I tre personaggi pongono il grande dubbio: Chi ha ragione alla fine? Chi è più folle, il pazzo che ci guarda e ride o noi che guardiamo il pazzo senza riuscire a capire perché ride?

Gli interpreti sono Elisa Casula, Laura Calvia, Alessandra PIstidda, Daniele Coni (autore del testo) e trenta allievi della scuola di recitazione di Bobòscianèl ai quali è affidato il ruolo di figuranti. Le scene e i costumi sono di Mattia Enna, il disegno luci di Tony Grandi.
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