Esordio anche nell'Isola per i Munedaiko, gruppo di studio fondato dall'artista italo-giapponese Mugen Yahiro che diffonde, attraverso spettacolari e coreografiche performance e laboratori, l'arte del taiko, il "grande tamburo", strumento di percussione tradizionale della cultura giapponese che vanta almeno 2000 anni di storia.

La promessa è di "coinvolgere il pubblico in un'esperienza artistica, spirituale, sensoriale e che può essere anche terapeutica".

Due gli appuntamenti inediti a Cagliari: venerdì 6 dicembre (alle 16, Basilica di San Saturnino) in un laboratorio e poi il giorno successivo, alle 18.30 (sempre in Basilica), con un concerto-spettacolo.

"Le vibrazioni del battito del tamburo risvegliano l'energia vitale sopita nella parte più profonda in ognuno di noi. Si percepisce anche a livello fisico e psicofisico, è un'esperienza coinvolgente e avvolgente", spiega Mugen Yahiro.

Le sofisticate tecniche di percussione nipponica con le potenti sonorità e soprattutto le vibrazioni, si espanderanno tra le arcate della chiesa paleocristiana, una delle architetture più significative dell'area mediterranea.

L'appuntamento è fra gli eventi clou di "Skillellé. Pronti per il mondo", progetto ideato dall'associazione Malik.

"Il consiglio è quello di sedersi e ascoltare senza pregiudizi - conclude Yahiro - il nostro intento è creare una prosperità reciproca, un'armonia con se stessi e con l'altro".

(Unioneonline/v.l.)
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