Una lampadina per illuminare le zone più buie di un rione con mille zone scure. E una lampadina come simbolo di un'idea per la quarta edizione di "Un Teatro senza quartiere per un quartiere senza teatro", rassegna proposta dalla compagnia Teatro Tse di Is Mirrionis nello spazio artistico di via Quintino Sella, a Cagliari, messo a disposizione dalla parrocchia.

Sul palco tanti artisti per 11 spettacoli (due repliche) in programma da sabato ad aprile dell'anno prossimo. Due i fili conduttori delle rappresentazioni, che spaziano agilmente tra l'amore e la guerra, il bello e spensierato che fa a pugni con l'odio e la violenza.

"Nel nostro quartiere ci sono 13mila anime, tante ombre, ma anche tante luci", dice Stefano Ledda, direttore artistico della manifestazione, facendo un esplicito riferimento alla lampadina e alle disavventure che sta vivendo la compagnia "Il Crogiuolo", dopo che gli spazi che occupava alla Vetreria di Pirri sono diventati inutilizzabili. "Sarebbe bello che ogni rione avesse un teatro, un luogo dove ritrovarsi per vedere una mostra o uno spettacolo, ascoltare un concerto".

Ledda fa poi un riferimento esplicito ai "pieni poteri" richiesti da Salvini, in netta contrapposizione con il concetto di Teatro sociale. Con riferimento a questo tema, "ho ascoltato e riletto le interviste a Primo Levi - spiega -. Ci sono passaggi del 'Sistema periodico' (in programma il 14 dicembre) molto interessanti e fondamentali per capire quanto i rischi ci siano ancora e quanto sia importante non sottovalutarli".

Gli appuntamenti partono il 12 ottobre (alle 21) con "Amori dal palcoscenico", con Rossella Faa e Marta Proietti Orzella per l'adattamento e la regia di Stefano Ledda. Quindi nuovo spettacolo il 26 ottobre (alle 21): in scena "Signorina Julie" con Julia Pirchil, Giovanni Andrea Vinci ed Erika Carta.
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