"Ci sono stati momenti in cui non mi avrebbero proposto neanche la sagra della salsiccia. All'epoca non avrei mai immaginato di fare Sanremo dieci anni dopo".

Amadeus si prepara alla conduzione e alla direzione artistica del prossimo Festival di Sanremo: un'edizione storica, la 70esima. E ospite di Mara Venier, a Domenica In, ricorda un momento non facile della sua carriera, quando ha faticato a rientrare "nel giro": "Sono ripartito da zero facendo i provini, proponendomi. Tornare a scalare la seconda vetta non ha prezzo. Oggi sono felice e tranquillo".

Chiusa la parentesi emotiva, ha anticipato qualche novità della prossima edizione: saranno venti i Big in gara e la serata del giovedì sarà dedicata interamente a cover di canzoni che hanno fatto la storia del Festival.

"Non per forza un brano che ha vinto - ha spiegato Amadeus - va bene anche un pezzo che è stato semplicemente presentato in gara. I cantanti avranno la libertà di reinterpretarlo come vogliono, da soli, con un coro o con l'artista originale. Quello che cambia quest'anno è che il punteggio ottenuto quella sera sarà valido per la classifica generale", ha aggiunto.

Dopo quella che era stata definita l'impronta "sovranista" di Claudio Baglioni, cambia anche l'approccio agli ospiti: torneranno a Sanremo le star internazionali. "Si deve al grande show perché lo impone questa edizione, questi 70 anni. L'evento nell'evento", ha spiegato Amadeus che sta mettendo a punto il regolamento del festival e ha già iniziato ad ascoltare qualche brano.

"Ho in mente dei nomi forti che vorrei partecipassero", ha detto Amadeus. Che poi sulla possibile presenza di Rosario Fiorello ha aggiunto: "Rosario è mio fratello. Lui mi ha chiamato e mi ha chiesto se ero in ansia. 'Io lo sono' mi disse. 'Tu lascia la porta aperta, io vado e vengo'. Lui può fare quello che vuole, entrare quando vuole, fare quel che vuole e lo sa".

(Unioneonline/D)
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