Promessa mantenuta. L'attore sardo Jacopo Cullin ha sposato la causa di Strangeforlife e ha pagaiato per due tappe, da Villaputzu a Tortolì passando per Barisardo, assieme a Daniele Strano e alle sette donne, pazienti o dipendenti dell'Ospedale Oncologico "Businco" di Cagliari, che stanno portando avanti la quinta edizione dell'evento.

Come lo scorso anno, i fondi raccolti da Strangeforlife verranno interamente impiegati per l'acquisto di poltrone da infusione per il reparto Day Hospital del "Businco", dove i pazienti vengono sottoposti a chemioterapia. Uno scopo così nobile da portare l'ideatore Daniele Strano, l'attore Jacopo Cullin e le sette donne coraggiose (Francesca e Valentina Notari, Margherita Sartore, Anna Vacca, Valentina Locci, Silvia Deligia e Maria Dolores Palmas) ad affrontare il mare pur di trasformare il sogno in realtà.

Il progetto prevedeva partenza da Cagliari e arrivo a Budoni con sei tappe intermedie (Villasimius, Muravera, Villaputzu, Barisardo, Tortolì, Orosei). Il forte vento che si è abbattuto sulle coste e le acque sarde, però, ha costretto il gruppo a compiere qualche cambio di programma.

"Sabato scorso siamo partiti alle 7.30 dal Lido di Cagliari, ma dopo la partenza abbiamo avuto problemi coi timoni e una delle ragazze è stata male. Abbiamo percorso un primo tratto, ma il vento era così forte che siamo stati costretti a fermarci a Capitana e farci condurre dai mezzi di supporto a terra fino a Villasimius". L'indomani l'indomita spedizione ci ha riprovato percorrendo prima il tratto tra Porto Giunco e lo Scoglio di Peppino e poi l'ultimo chilometro, da Colostrai al Quattro Mori Family Village.

"A Muravera c'era un maestrale fortissimo, una vera e propria burrasca, non è stato semplice. Quando siamo arrivati a Villaputzu abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza e le donazioni sono state molto generose", ha aggiunto Strano.

A quel punto Jacopo Cullin ha dato il cambio a una delle donne della formazione partita da Cagliari e ha pagaiato per due tappe, fino a Barisardo prima e Tortolì poi.

"I 43 km di martedì sono stati tostissimi, il mare era mosso e le ragazze erano abbastanza agitate. Inoltre non erano abituate a percorrere distanze così lunghe e la fatica si è fatta sentire. Alcune di loro sono ancora in cura o hanno appena terminato le terapie, quindi non possono fare sforzi eccessivi. La loro salute ha la priorità, faremo la massima attenzione, non possiamo correre alcun rischio con una situazione così delicata".

Oggi il gruppo arriverà a Orosei con una tappa ritoccata. Si partirà da Santa Maria Navarrese per giungere a Cala Gonone, poi completerà il percorso con altri cinque chilometri circa, che separano Osalla da Su Barone di Orosei.

Domani, infine, è previsto l'arrivo a Budoni percorrendo una trentina di chilometri.
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