Come si può intervenire sul disturbo erettile avendo già escluso una causa organica?

Per una diagnosi di disturbo erettile l’individuo deve riportare in tutti o quasi tutti i rapporti sessuali una marcata difficoltà di ottenere o mantenere un’erezione, per almeno sei mesi. Il meccanismo patogenetico consiste in un’inibizione del meccanismo della vasodilatazione, che è prevalentemente sotto il controllo del sistema nervoso parasimpatico. La possibilità del rapporto sessuale è vissuta come un evento pericoloso che suscita una reazione di allarme, causata da un’attivazione del sistema nervoso simpatico, che impedisce la possibilità stessa del rapporto. La reazione di allarme può essere suscitata da diverse emozioni e, per questo, la terapia sarà diversa a seconda che si tratti di rabbia, paura, ansia, disgusto, colpa. Le emozioni sono connesse a convinzioni radicate nella storia della coppia e, più a distanza, in un determinata storia di attaccamento, che vanno a mantenere il disturbo, innescando un circolo vizioso. Gli obiettivi della terapia saranno l’aumento della stimolazione sessuale e la diminuzione delle emozioni disturbanti.

Marco Pinna, psicologo clinico, Centro Lucio Bini, Clinica psichiatrica AOU Cagliari, SPDC Ospedale Santissima Trinità, Cagliari
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