Ecco come cambieranno le nostre vite dopo il coronavirus.

Casa - Ci siamo stati molto e alcune abitudini rimarranno. Dovendo diffidare dell'ascensore, nel quale è difficile mantenere le distanze, continuerà la riscoperta delle scale utili anche all'esercizio fisico. Per garantire la sicurezza dell'ambiente domestico si è ormai diffusa l'abitudine di abbandonare le scarpe all'ingresso. Mascherine, guanti e detergente saranno i nuovi accessori obbligati. Ma il problema sarà smaltirli, visto che non sono rifiuti facili da trattare.

Controlli - Dopo averla difesa a denti stretti saremo costretti a cedere sul piano della privacy. Il tracciamento da parte di app per individuare assembramenti o contatti con persone infette è cosa di giorni, ma il futuro non ha limiti. Le app potrebbero spingersi anche a individuare comportamenti a rischio o sintomi pericolosi.

Lavoro e commercio - Il lavoro a domicilio si sta diffondendo forzosamente nel mondo delle imprese e della PA. Superata la quarantena si tornerà in fabbrica e negli uffici, ma alcune attività, resteranno efficienti anche ai "domiciliari". Un vantaggio per molte famiglie. Un rischio per molte situazioni di precariato. Il coronavirus ha fatto volare il commercio online e la tendenza si rafforzerà ancora. Negozi e punti vendita anche di medie dimensioni diventeranno centri di distribuzione a domicilio per ordini effettuati da cataloghi.

Scuole e università - Dovranno riorganizzarsi: distanze, buone pratiche e disinfettanti, maggior uso della tecnologia, con corsi e lezioni online. Le università in particolare adotteranno il numero chiuso per chi la lezione vuole seguirla dall'aula, predisponendo sale di ascolto o accessi da remoto per gli altri.

Trasporti - Bus, metropolitane e treni sono i nuovi «nemici». Si va verso spazi delimitati per l'attesa e corse a «numero chiuso»: dovremo abituarci a percorsi di distanziamento e controlli. I mezzi verranno sottoposti a pulizie e disinfezioni dopo ogni corsa. Uno dei settori maggiormente rivoluzionato sarà il trasporto aereo. Dopo decenni di espansioni delle low cost, le compagnie dovranno riprogettare le procedure: termo scanner agli imbarchi, guanti e mascherine per i passeggeri, imbarco coi soli «finger», posti contingentati e assegnati ad adeguata distanza.

Ristoranti e palestre - Nei ristoranti verrà limitato il numero di clienti, con distanza di oltre due metri tra i tavoli. I camerieri gireranno in guanti e mascherina. Le prenotazioni diverranno la norma e le file per entrare dovranno essere distanziate. Molti punteranno sulle consegne a domicilio. Le palestre di grandi dimensioni si attrezzeranno invece con percorsi su prenotazione. E aumenteranno i corsi online con personal trainer in video che guidano lezioni ed esercizi a casa.

Cinema, teatri, discoteche - I posti saranno assegnati con prenotazione e il numero di spettatori limitati. I percorsi filtrati inoltre diventeranno la norma.
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