A Castelsardo le "amiche di Enrica", la ragazza di 29 anni morta improvvisamente il 13 ottobre scorso, hanno fatto centro. Grazie al loro impegno, con la collaborazione di Pro Loco e Amministrazione comunale, la sala XI del Castello dei Doria si è gremita di pubblico, che dalle ore 16 e 30 ha ascoltato con grande attenzione le relazioni del dottor Gavino Casu, responsabile del reparto di cardiologia dell'ospedale S.Francesco di Nuoro ( una delle eccellenze della medicina sarda ), della ricercatrice spagnola e cardiologa Paola Berne, e della biologa Tatiana Fancello.

Tema del convegno le cause che determinano la morte cardiaca improvvisa, in particolar modo l'infarto miocardico, che da anni è di gran lunga l'evento principale di tali morti. Un argomento quindi più che mai attuale, vista la continua espansione delle malattie cardiovascolari nel mondo.

Analizzate dai relatori le principali tematiche: dalla genetica ai comportamenti individuali, sino all'ereditarietà. Sottolineata anche l'importanza delle autopsie e dei controlli preventivi. Ma la domanda principale rimane la stessa: "Si possono prevedere eventi improvvisi?".

La risposta uscita dal convegno è stata "diverse volte si". La medicina e la tecnologia infatti in questo decennio hanno fatto passi da gigante e nel prossimo futuro anche questi decessi si potranno combattere in maniera molto più efficace di quella attuale, anche se il paziente avrà un ruolo centrale in questa battaglia, come sempre.

Alla fine delle relazioni c'è stato spazio per le domande del pubblico, che hanno toccato anche la prevenzione sportiva, settore in cui il nostro paese è all'avanguardia, anche rispetto ad altre realtà come gli Stati Uniti. Nella video intervista il dottor Gavino Casu spiega come e perché avviene l'infarto che determina morte improvvisa e quali sono gli attuali strumenti per prevenire tale evento.

Argentino Tellini
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