Aumentano in Italia i richiami di uova dal mercato, mentre cresce la paura per le contaminazioni. Un'allerta Ue del 9 gennaio del Rasff (sistema di allerta rapido), rilanciata dallo Sportello dei diritti, è scattata per un sospetto focolaio di salmonella enterica legato al consumo di uova biologiche italiane.

Il 18 gennaio il ministero della Salute ha comunicato il richiamo di 5 lotti di uova biologiche prodotte dall'azienda agricola Olivero Claudio nello stabilimento di Monasterolo Di Savigliano, in provincia di Cuneo, in via Rigrasso 9. Il provvedimento si è reso necessario - prosegue l'associazione - a causa di una contaminazione microbiologica. I lotti interessati sono contraddistinti dai numeri 1A130120, 1A140120, 2A130120, 2C130120 e 2C140120. Le uova sono vendute in confezioni da quattro, sei uova o sfuse con scadenza a 28 giorni.

Il provvedimento del ministero, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei diritti, si è tuttavia allargato ora a molti altri marchi, anche più noti, per gli stessi motivi.

Fra questi Conad - Verso Natura - Uova biologiche prodotte sempre da Olivero, identificabili dal lotto

5528139926 e data di scadenza 8 febbraio. Coinvolte anche le uova bio Cascina Italia Spa con lotto 5528139926 e data di scadenza 8 febbraio.

Nell'elenco dei richiami, cita d'Agata, anche le uova Amadori, uova da agricoltura biologica, con lotto 5528139926 e data di scadenza 8 febbraio.

Le aziende raccomandano di non consumare i lotti interessati, ma di riportarli al punto vendita per il rimborso.

(Unioneonline/v.l.)
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