E' stata una mattinata quasi di relax per il presidente della Regione Sardegna in pectore, Francesco Pigliaru, dopo i festeggiamenti di ieri che si sono protratti sino ad ora tarda. Fresco di vittoria, dopo l'esito confortante delle urne, questa mattina il professore é uscito a piedi di casa per incontrare alcune persone, tra cui il rettore dell'Università di Cagliari, Giovanni Melis. Pigliaru, infatti, dal 2009 e sino al 6 gennaio scorso ha ricoperto l'incarico di prorettore delegato per la ricerca scientifica dell'Ateneo del capoluogo. Un incontro di cortesia tra professori, secondo quanto appreso dall'Ansa, che é terminato con una breve visita negli uffici del Rettorato per salutare colleghi, collaboratori e amici. Poi di nuovo a piedi verso casa, con qualche "tappa forzata" per fermarsi con i cittadini che lo hanno incrociato per le strade del centro. A fine mattina primi impegni da governatore con le interviste ai due quotidiani sardi. Già dal pomeriggio cominceranno i contatti per disegnare la nuova Giunta regionale con la scelta degli assessori.

LE PRIME PAROLE A CALDO, IERI - "Faremo tutto quello che abbiamo detto durante la campagna elettorale, abbasseremo le tasse, faremo una bella giunta e ci occuperemo di istruzione, disoccupazione e lotta a burocrazia". Sono state, ieri, le prime parole di Francesco Pigliaru.

I RISULTATI - Nel voto di lista le formazioni di centrodestra (43,8%) hanno prevalso su quelle del centrosinistra (42,4%), prova evidente della presenza di un forte voto disgiunto. Cappellacci ha chiamato il rivale nel primo pomeriggio: a Pigliaru ha rivolto i suoi auguri, promettendogli comunque un'opposizione attenta. E ha attaccato Mauro Pili, che con il suo 5,72% gli ha impedito la conferma. Pigliaru esulta: "Ora subito una Giunta competente". Chiude terza con il 10,30%, al di sotto delle attese, Michela Murgia. Pier Franco Devias è quinto (1,03%) e ultimo Gigi Sanna (0,82%).
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