Alessandro Di Battista dice addio ai 5 Stelle.

L'ex deputato pentastellato si sarebbe infatti "disiscritto" dal Movimento e non risulterebbe più neppure negli elenchi dei militanti che compaiono sulla pagina della piattaforma Rousseau.

Una scelta dettata, come è noto, dalle divergenze con i vertici pentastellati sull'appoggio al nuovo governo di ampia maggioranza guidato da Mario Draghi.

"Il governo Draghi non è il governo dei migliori, è il governo dei conflitti di interessi. D'altro canto, in passato, in conflitto di interessi, vi fu lo stesso Draghi", ha scritto proprio Di Battista oggi su Tpi. Aggiungendo: "Draghi fu direttore generale del Tesoro dal 1991 (VII governo Andreotti) al 2001 (II governo Berlusconi). Nei dieci

anni alla guida del Tesoro fece sottoscrivere allo Stato una valanga di titoli derivati con banche d'affari, molti dei quali fecero perdere all'Italia migliaia di miliardi delle vecchie lire. Inoltre fu uno degli artefici della stagione delle privatizzazioni, stagione che vide protagonisti, ancora una volta, gli istituti finanziari internazionali".

Nei giorni scorsi lo stesso Di Battista aveva spiegato che se fosse stato ancora in Parlamento avrebbe sicuramente fatto parte di quei parlamentari grillini che hanno deciso di non votare la fiducia al nuovo esecutivo.

(Unioneonline/l.f.)
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