"Un governo di unità nazionale? Non credo che ne esistano le condizioni e non credo servirebbe all'Italia un governo con forze politiche antitetiche fra loro, come Forza Italia e il Movimento 5 Stelle".

Parola di Silvio Berlusconi. Che, però, aggiunge: "Se però in questo Parlamento si creassero davvero le condizioni per una maggioranza diversa, più efficiente, più rappresentativa della reale volontà degli italiani, andrebbe verificata, naturalmente prima di tutto con i nostri alleati".

Il leader di Forza Italia ha parlato, in un'intervista a Repubblica, anche dell'invito rivolto ieri dal premier Giuseppe Conte alle opposizioni: "Sin dall'inizio della crisi Forza Italia è stata disponibile al confronto. Parteciperemo, insieme con Lega e FdI, e consegneremo un dossier di proposte per la ripartenza", dice Berlusconi. Sul Mes "non è un mistero che abbiamo opinioni diverse dai nostri alleati. Il centrodestra è un'alleanza, non un partito unico e non lo diventerà mai. Quindi è ovvio che vi siano differenze di vedute".

Infine, le polemiche sulla sentenza Mediaset: "Fare chiarezza su fatti così gravi penso vada nell'interesse della credibilità della stessa magistratura: molti magistrati sono persone serie e perbene che non meritano di essere accomunate con quel gruppo di loro colleghi che si sono prestati ad operazioni politico-giudiziarie come quella condotta ai miei danni", rileva l'ex premier. Quanto alla richiesta di nomina a senatore a vita, "sono onorato della proposta e grato a chi l'ha avanzata ma non sta certo a me dare valutazioni in merito", conclude l'ex premier.

(Unioneonline/l.f.)
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