Italia Viva vota tre volte in due giorni su prescrizione e autostrade con il centrodestra e decide di disertare il Consiglio dei ministri sulla giustizia.

È la goccia che fa traboccare il vaso per Giuseppe Conte che, dopo lunghe ore di silenzio, sbotta: "Credo che Iv debba darci un chiarimento, non al sottoscritto ma agli italiani", dice a margine di un evento, definendo "surreale e paradossale" l'atteggiamento di Italia Viva: "Ce lo si aspetterebbe da un partito di opposizione che fa un'opposizione aggressiva e anche un po' maleducata".

Andare avanti senza il neonato partito di Matteo Renzi diventa l'argomento del giorno: la strada non è facile ed è il tema della telefonata che Conte fa al presidente Sergio Mattarella. Al Colle si guarda con crescente preoccupazione allo scontro interno al governo.

In caso di crisi, questa è la linea, il presidente della Repubblica non scioglierebbe subito le Camere. Ci sono degli appuntamenti da rispettare: il referendum sul taglio dei parlamentari e la successiva ridefinizione dei collegi (con eventuale legge elettorale). Al voto si andrebbe dopo l'estate e il Paese sarebbe guidato da un governo traghettatore.

La strada di una maggioranza senza Iv, in ogni caso, non verrà presa subito. Serve prudenza, soprattutto sul nodo della prescrizione, su cui Forza Italia difficilmente abbasserà la guardia.

Per Renzi, comunque, "siamo in democrazia, possiamo non essere d'accordo su tutto. Non siamo sudditi, siamo alleati". Sull'ipotesi di tornare al voto, dice su Rete4, "lo decide il presidente della Repubblica ma è chiaro che c'è anche questa opzione".

"Ci sono tre possibilità - ha spiegato Renzi - la prima è che il governo si metta a lavorare e vada avanti, la seconda è che il governo apra la crisi e ci sarà un altro governo ancora e la terza è che si vada a votare. Io sono disponibile a tutte e tre ma vorrei che quando si vota ci sia qualcuno che vince e stia al governo 5 anni".

(Unioneonline/D)
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