Un'azienda regionale della Salute (Ares) e cinque aziende sociosanitarie locali (Asl). Oltre all'azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione Brotzu (Arnas), le aziende miste ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari (Amou), e l'Areus.

Sarà organizzata così la nuova governance della sanità sard. Ieri Christian Solinas ha illustrato l'attesa riforma ai suoi assessori: l'intenzione è di renderla operativa a partire dal 1 gennaio, ma i tempi sono stretti.

Il disegno di legge conferma l'obiettivo dichiarato più volte dalla maggioranza: azzerare la riforma Pigliaru e l'Ats unica ripristinando le vecchie Asl, tra cui dovrebbe esserci anche quella della Gallura.

L'Ats sarà sostituita dall'Ares, che avrà la responsabilità della gestione sanitaria accentrata sugli acquisti e la della gestione del personale.

Nel testo si leggono anche i criteri minimi per far nascere le Asl: omogeneità territoriale, condizioni geomorfologiche, orografiche e della rete viaria, oltre alla presenza di almeno tre presidi ospedalieri nella circoscrizione territoriale.

I direttori generali delle Asl e dell'Ares saranno scelti dal presidente della Regione tra un elenco di idonei, resteranno in carica dai tre ai cinque anni. Solinas vuole infatti costituire un albo regionale.

Altra novità della riforma, l'introduzione del Nue, numero unico di emergenza. Basterà comporlo per essere indirizzati a un centro di pronto intervento.

Nella bozza è previsto anche un piano di interventi straordinari, tra i quali c'è anche la realizzazione di un nuovo ospedale a Cagliari.

"Abbiamo avviato il percorso: si tratta di un primo passo, di un impianto base, poi la riforma complessiva nascerà dopo gli stati generali della Salute che si terranno entro fine anno", spiega l'assessore Mario Nieddu.

(Unioneonline/L)
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