Non solo sindaco di Cagliari.

Paolo Truzzu si prepara all'insediamento nella Città metropolitana che riunisce diciassette centri dell'hinterland e a convocare il primo Consiglio a palazzo vice regio. Le priorità, in parte, sono già state individuate: mobilità, infrastrutture, ambiente, scuola e le strategie necessarie a sviluppare la vocazione industriale o agricola dei paesi a seconda dei casi.

"Dovrà essere convocata l'assemblea dei sindaci metropolitani per avere un quadro di insieme e mettere a punto un piano strategico che tenga in considerazione le esigenze di tutti gli attori coinvolti cercando di lavorare per assecondare la vocazione di ciascun territorio", spiega Truzzu.

Incontrare tutti gli amministratori servirà a trovare una strada comune, ma i settori sui quali puntare sono già chiari.

"Saremo al lavoro da subito anche perché ci sono già servizi e infrastrutture sovracomunali. Penso alla mobilità, che va considerata nel suo complesso: per esempio, se cambia un senso unico a Quartu influisce sulla viabilità di Cagliari e di Selargius". In cima all'agenda dei mesi futuri anche la realizzazione del tratto di metropolitana di superficie tra Monserrato e Quartu ma anche la possibilità "di estendere il servizio del Ctm ai paesi che attualmente ne sono sprovvisti".

"Ritengo opportuno il confronto diretto con chi opera nei paesi che fanno parte dell'area metropolitana proprio per capire le reali esigenze e interpretarle al meglio per favorirne lo sviluppo. Ci sono paesi a vocazione agricola per i quali sarà necessario favorire percorsi che consentano un'ampia distribuzione dei prodotti nell'area vasta. Mentre per i centri a vocazione industriale servirà fare il punto innanzitutto con il Cacip".

Anche in fatto di formazione e verde, Truzzu pensa a una programmazione su larga scala. "Ambiente e scuola sono due settori sui quali sarà necessario ragionare in concerto con gli altri amministratori per favorire la formazione e reperire fondi che consentano interventi efficaci".

La revisione del sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta in città potrebbe contagiare gli altri comuni. "Si tratta solo di una mia idea che ancora non ho condiviso con gli altri, ma immagino che anche sull'igiene del suolo si possa ipotizzare un percorso ragionato con soluzioni complessive che possano creare omogeneità in tutto il territorio".

Per ora Truzzu non pensa a consultazioni imminenti. "Se ne parlerà in autunno. Per scegliere la nuova assemblea occorrerà che i consiglieri comunali votino l'elezione dei propri rappresentanti. Solo dopo potremo discutere delle deleghe. Inoltre, proprio come al Comune di Cagliari, ci sarà da nominare il nuovo direttore generale che attualmente non c'è".

Mariella Careddu

© Riproduzione riservata