"Basta soffiare sul fuoco, l'ultradestra è un pericolo. Sono una persona moderata: quando l'asticella si sposta troppo come accadde a Verona, dove c'era gente che andava dicendo che la donna deve stare a casa a pulire, o quando vedo sui social il ministro dell'Interno che imbraccia un fucile, allora dico la mia''.

Sono le parole del leader del M5S Luigi Di Maio in un'intervista rilasciata a "La Repubblica", dove il vicepremier, quando ormai mancano 12 giorni al voto delle Europee, aggiunge un nuovo tema di contrasto M5S-Lega accanto a quelli di Rai, autonomie regionali, 25 aprile, fascismo e antifascismo.

"Non è una strategia - prosegue quindi di Maio -: io sono sempre lo stesso, se la Lega torna su posizioni più moderate e la smette con fucili, armi e carri armati...". E ancora: "L'unica paura che ho è che l'esasperazione di certi toni possa aumentare il livello di tensione sociale".

Già ieri con un lungo post su Facebook Di Maio era intervenuto sulle manifestazioni di dissenso nei confronti di Salvini finite con sequestri di telefonini e striscioni e persone segnalate.

"Vedo e sento molto nervosismo in Italia - le sue parole -. Alla Sapienza oggi sono tornate le camionette delle forze dell’ordine come non accadeva da tempo. C’è una tensione sociale palpabile, non solo a Roma, come non si avvertiva da anni".

"Bisogna abbassare i toni - la conclusione - evitare di soffiare sul fuoco. Ho fatto tante piazze e non ho mai avuto di questi problemi. Chi viene a protestare per delle vertenze, lo incontriamo sempre".

(Unioneonline/v.l.)

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