Allarme in Nuova Zelanda, per un sisma di magnitudo 6.9 verificatosi al largo delle coste.

Dopo il terremoto è stato lanciato l'allerta tsunami.

"Sulla base dei parametri preliminari del terremoto, sono possibili onde di tsunami pericolose per le coste situate entro 300 chilometri dall'epicentro del terremoto", ha fatto sapere il Pacific Tsunami Warning Center con sede nelle Hawaii.

L'epicentro del sisma è stato a 180 chilometri a nord-est della città di Gisborne alle 2:27 del mattino, a una profondità di 10 chilometri.

Nelle ore successive nell'area oceanica si è verificata una ulteriore scossa, in questo caso di magnitudo 8.1, a una profondità di 10 km, con epicentro in una località remota a 960 km da Tonga.

Il centro sismico del Pacifico ha diramato una nuova allerta, stimando la possibilità che onde anomale fino a un metro possano raggiungere le coste neozelandesi e quelle di altre isole minori.

Lo Tsunami Center americano ha poi esteso l'allerta tsunami a tutto il Pacifico. Si prevedono onde anomale anche verso Australia, le Hawaii, le isole Fiji, le Cook, Samoa, le coste della Colombia, dell'Ecuador, del Costa Rica, del Messico.

(Unioneonline/l.f)
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