Ha notato qualcosa di strano in quel bimbo seduto al tavolo del ristorante dove lavora come cameriera. Non solo perché i tre adulti che erano con lui stavano mangiando e per lui non avevano ordinato nulla, ma anche perché quello sguardo mogio, sopra la mascherina, e soprattutto quei lividi, sulla fronte e sulle braccia, erano molto, troppo sospetti.

La protagonista di questa storia, andata in scena a Orlando, in Florida, è Flavaine Carvalho, dipendente del ristorante Mr. Potato. Che è riuscita a salvare un ragazzino di soli 11 anni vittima di terribili abusi da parte del patrigno e della madre.

Dopo aver servito la coppia, che era con un'altra persona e, appunto, il bambino, la donna ha capito subito che quel tavolo nascondeva qualcosa. Il ragazzino se ne stava zitto, con gli occhi tristi, senza cibo, mentre gli altri mangiavano e sembravano divertirsi.

"Tu non mangi nulla? Non stai bene?", ha chiesto allora la cameriera, avvicinandosi una prima volta al piccolo con una scusa. E lui, in presenza della madre, ha fatto cenno di no con la testa.

Ma Flavaine non si è data per vinta. Approfittando di un momento di distrazione degli adulti ha scritto su un foglio un messaggio e l'ha mostrato al ragazzino: "Hai per caso bisogno di aiuto?". E questa volta il bimbo ha annuito.

A quel punto la cameriera ha avvisato i colleghi ed è stato allertato il 911, numero di emergenza americano. Sul posto è così arrivata la polizia, che ha interrogato il bambino, scoprendo che da tempo il patrigno lo sottoponeva ad abusi e maltrattamenti con il tacito assenso della madre.

Nei successivi colloqui con le forze dell'ordine il ragazzino ha raccontato nel dettaglio tutte le botte, gli insulti e le vessazioni. Il ragazzo, ad esempio, ha detto agli investigatori di essere stato colpito con una scopa di legno e anche appeso a testa in giù da una porta. Non solo, il cibo gli sarebbe stato negato in più occasioni, non solo al ristorante, quando è stato notato dalla cameriera-angelo che con la sua intuizione ha permesso di scoperchiare la triste realtà.

Il piccolo è stato così sottratto alla madre e al suo compagno, così come un altro figlio della donna, di appena 4 anni, che viveva con loro . I bimbi sono stati entrambi portati in una struttura protetta. La coppia è invece finita in arresto e carcere attenderà il processo.

Tutto per merito dell'intuito della cameriera Flavaine che, da buona madre di famiglia, non si è voltata dall'altra parte di fronte ai segni, visibili e non, della sofferenza dello sfortunato bimbo incrociato per caso.

(Unioneonline/l.f.)
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