Ancora sangue a Kabul, dove un attentatore suicida ha causato la morte di 13 persone e il ferimento di altre decine.

Tutti studenti, l'attentato si è verificato vicino a una scuola. Il kamokaze si è presentato ai cancelli di un complesso scolastico del quartiere sciita Ghazni nell'ora in cui gli studenti si apprestavano ad entrare. Anche lui voleva fare il suo ingresso, ma è stato identificato dalle guardie e ha deciso di far detonare l'esplosivo in una strada vicina.

I talebani hanno fatto sapere via Twitter di non essere coinvolti, ma i sospetti sono concentrati proprio su di loro, visto che il quartiere è stato spesso preso di mira dai militanti sunniti dello Stato islamico.

Da giorni le stragi nel Paese si susseguono a cadenza quasi quotidiana, nonostante l'avvio dei colloqui di pace fra il governo afghano e i talebani, in corso in Qatar. Appena ieri, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva affermato che "i negoziati a Doha sono fragili, ma sono la migliore opportunità di pace in una generazione e tutti gli afgani dovrebbero cogliere questa storica opportunità".

E oggi, l'ambasciatore Stefano Pontecorvo, Alto Rappresentante Civile della Nato in Afghanistan, e' stato costretto dagli eventi ad affermare su Twitter la sua "ferma condanna dell'attacco fuori da un centro educativo a Kabul. La morte di giovani innocenti non è mai accettabile. Il mio cuore va alle famiglie colpite".

(Unioneonline/L)
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