Riesplode il conflitto, sopito da anni, tra Armenia e Azerbaigian.

I combattimenti sono ripresi nel Nagorno-Karabakh, regione che rivendica la secessione dall'Azerbaigian e secondo quanto riportato da fonti ufficiali sarebbero almeno 32 i separatisti armeni rimasti uccisi.

Il ministero della Difesa azero parla inoltre di 550 militari armeni uccisi negli scontri, mentre quello di Erevan segnala la morte di almeno 200 soldati di Baku.

Tra le vittime anche cinque civili azerbaigiani e due civili armeni del Karabakh.

In molti centri è stato disposto il coprifuoco e l'allerta è massima anche tra i Paesi confinanti.

Non è chiaro cosa abbia re-innescato lo scontro tra gli eserciti di Erevan e Baku: i rispettivi governi si rimpallano le responsabilità ed entrambi hanno decretato la legge marziale.

Intanto, sia la Russia che l'Unione Europea hanno lanciato appelli per il cessate il fuoco, mentre la Turchia ha annunciato il proprio sostegno all'Azerbaigian.

(Unioneonline/l.f.)
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