Donald Trump ha dato sua benedizione "di massima" all'accordo per TikTok: "L'ho approvato" e la nuova società che nascerà sarà "in totale controllo" di Oracle e Walmart.

"E' un grande accordo per l'America", dice il presidente americano, paventando l'ipotesi che la sede della nuova società sarà in Texas.

Il Dipartimento del Commercio ha inoltre annunciato lo slittamento di una settimana, al 27 settembre, delle restrizioni americane sul social network.

L'accordo arriva al termine di settimane di incertezza sul futuro dell'app e dopo molte polemiche e critiche. Non da ultima quelle arrivate dalla Cina. Pechino è infatti tornata ad accusare gli Stati Uniti di "bullismo" e ha annunciato contromisure, fra le quali l'imposizione di limiti all'attività delle società straniere che "minano la sovranità nazionale della Cina e i suoi interessi di sicurezza e sviluppo". A criticare il presidente anche TikTok, che nelle ultime ore ha presentato la sua seconda azione legale contro il tycoon. L'azienda proprietaria ByteDance, nei documenti depositati in tribunale, ha ribadito come a suo avviso Trump abbia prevaricato la sua autorità per motivi politici e non per fermare quella che ha pubblicamente definito come "una straordinaria minaccia" agli Stati Uniti.

Con il divieto e lo stop, ha detto TikTok, l'amministrazione andrebbe poi a colpire il Primo Emendamento della Costituzione sulla libertà di espressione, aggiunge il colosso cinese.

"Distruggerebbe una comunità online dove milioni di americani si uniscono per esprimersi", incalza TikTok mettendo in evidenza come Trump ha "ignorato le prove" che mostrano l'impegno dell'app alla privacy e alla sicurezza degli americani.

Il via libera all'intesa dovrebbe scongiurare il divieto di download dell'app TikTok negli Stati Uniti, che sarebbe dovuto entrare in vigore nella notte di domanica. Lo stop, al momento, riguarderà probabilmente solo WeChat, per la quale saranno vietati anche le transazioni e i pagamenti, Anche a fronte della benedizione di Trump all'intesa, la partita non è comunque chiusa. La Cina deve esprimersi sull'operazione e, alla luce delle recenti tensioni, un via libera non è scontato. (Unioneonline/F)
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