Un vero e proprio "cantiere nel cantiere". L'opera di recupero dell'organo di Notre-Dame, miracolosamente risparmiato dall'incendio che il 15 aprile 2019 ha distrutto la cattedrale francese, comincia oggi e durerà per almeno cinque mesi.

"Voce" della cattedrale dal 1733, il grande organo sinfonico della chiesa più importante di Francia conta ottomila canne e centinaia di elementi in legno e metallo che verranno smontati pezzo per pezzo, in quella che si annuncia come una delicatissima opera di pulizia, restauro e rimontaggio di questo straordinario strumento.

L'obiettivo, secondo quanto riferito dal generale Jean-Louis Georgelin che dirige i lavori di Notre-Dame, è fare in modo che l'organo più grande di Francia possa tornare a suonare per il Te Deum, nel concerto di riapertura voluto dal presidente, Emmanuel Macron, per il 16 aprile 2024, quinto anniversario dell'incendio nella cattedrale simbolo della Francia che ha suscitato un'ondata mondiale di solidarietà.

Durante l'incendio, l'organo è stato risparmiato dalle fiamme e ha ricevuto relativamente poca acqua nel corso dell'intervento dei pompieri. È però ricoperto da polveri di piombo e alcune parti hanno risentito degli sbalzi termici: da qui la necessità di un accurato e approfondito restauro che permetterà di ridar voce alla cattedrale di Notre-Dame.

(Unioneonline/v.l.)
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