C'è una storia di sesso all'origine della seconda ondata di contagi nello Stato di Vittoria, in Australia, che ha portato a un nuovo rigido lockdown circa 300mila residenti della capitale Melbourne.

Lo riporta l'Agi. Le guardie di sicurezza dell'hotel a 5 stelle dove a Melbourne venivano costretti alla quarantena coloro che rientravano da viaggi all'estero e le persone sospette Covid avrebbero avuto rapporti sessuali con gli ospiti che andavano tenuti in rigido isolamento.

Nello Stato di Vittoria sono stati raggiunti numeri che non si vedevano da fine marzo, in un'Australia che pareva aver sconfitto il coronavirus e in cui ora l'epidemia è ripartita.

Nel tentativo di risalire alle ragioni dei contagi si è scoperto che allo Stamford Plaza di Melbourne - in quelle stanze con prezzi da capogiro - è successo quel che non doveva accadere.

Legati a quell'hotel ci sarebbero almeno 31 nuovi contagi, e alcune guardie hanno confessato di aver avuto "rapporti impropri" con alcuni ospiti single. Anche il premier dello Stato di Vittoria ha confermato "violazioni ai protocolli di sicurezza" da parte del personale degli hotel.

Le guardie di sicurezza non erano ben addestrate: si stringevano la mano, condividevano gli ascensori, dormivano sul posto di lavoro, permettevano alle persone in quarantena di andare da una stanza all'altra per giocare a carte. E facevano sesso con ospiti che andavano sottoposti a rigido isolamento.

Uno scandalo che è diventato ora oggetto di un'indagine giudiziaria.

(Unioneonline/L)
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