Superano quota mille le vittime mietute in Cina dall'epidemia di coronavirus.

Lo hanno confermato le autorità sanitarie locali, secondo cui i contagiati a livello nazionale sarebbero ormai

quasi 43mila.

La provincia più colpita resta quella dell'Hubei, dove si trova la città di Wuhan, dove si è registrato il primo focolaio, dove si sono registrati nelle ultime ore più di cento morti.

Intanto, mentre due casi sospetti vengono monitorati anche in Sardegna, 35 italiani restano bloccati in quarantena in Giappone, a bordo della nave da crociera Diamond Princess.

A bordo 135 casi di coronavirus. "Ogni anima su questa nave è provvista di un termometro personale da usare e auto testarsi ogni 4 ore informando subito l'equipe medica, tramite apposito numero nel caso in cui la temperatura corporea superi i 37,5 gradi", racconta un'italiana che si trova bloccata sull'imbarcazione.

La passeggera, che posta sui social con lo pseudonimo di Allegra Viandante, racconta anche "si continua incessantemente a testare le persone, ad oggi altri 336 campioni sono stati prelevati e riferisce

che secondo il Japan Time "altre 65 persone sono state infettate, che aggiungendole alle 70 precedenti confermate arrivano a 135 in totale".

"Nel frattempo fuori in banchina - aggiunge - si sono riversati nuovamente diverse ambulanze. Tante ambulanze. I contagiati non sono di nuova contaminazione, ma sempre facenti parte dello stesso periodo di incubazione dei precedenti. Ho paura che la marea di cui parlavo sopra stia arrivando al suo picco. La speranza è che finalmente la parabola cominci a scendere e che i casi comincino a scemare fino ad azzerarsi. Anche questo, come per ogni dolore o avvenimento brutto deve fare il suo corso".

(Unioneonline/l.f.)
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