Mikhail Mishustin è il nuovo premier russo dopo le dimissioni di Dimitri Medvedev e della sua squadra di ministri. La Duma, la Camera bassa del Parlamento, ha approvato la nomina presidenziale con 383 voti favorevoli, 41 astenuti e zero contrari. Il nuovo premier ha iniziato a lavorare nel 1998 per l'agenzia delle entrate russa, di cui poi è diventato il capo.

Il suo nome già era stato fatto, tanto che prima della formalizzazione della nomina aveva già parlato da premier in pectore: "La cosa più importante è rimuovere gli ostacoli alle imprese, ridurre i loro costi, e in ogni caso dialogare in modo significativo con le imprese. Questi sono i problemi più importanti che prenderò immediatamente in considerazione sin dai primi giorni", ha detto.

Intanto una fonte del Consiglio della Federazione (la Camera alta) ha fatto sapere che la votazione pubblica sugli emendamenti costituzionali proposti da Vladimir Putin si svolgerà entro il 1 maggio.

L'ATTACCO - Doveva ancora diventare premier, Mishustin, quando il leader dell'opposizione Alexey Navalny lo ha attaccato con un post sul suo sito. Navalny ha messo in luce lo strano caso della moglie del premier, Vladlena, che dal 2010 al 2018 "è riuscita a guadagnare, stando alla sua dichiarazione dei redditi, quasi 800 milioni di rubli", l'equivalente di oltre 11 milioni di euro. "E tutto ciò crescendo tre figli", sottolinea.

"Sarebbe una bella storia sui risultati di una donna forte ma, sfortunatamente, non si trovano tracce di aziende di successo. Non ci sono persone giuridiche registrate nel nome di Vladlena Mishustin, su Internet non si trova nulla di lei. Ma ogni anno guadagna regolarmente un milione di dollari, poi due, poi quattro. Perché? Come? Il mistero è avvolto nelle tenebre, come sempre nel caso dei nostri funzionari", afferma Navalny.

(Unioneonline/L)
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