Una folla di milioni di persone ha invaso le strade di Teheran per dirigersi all'università della capitale per la cerimonia funebre del comandante delle forze di Qods, Qassem Soleimani, ucciso venerdì in un raid americano all'aeroporto di Bagdad, in Iraq, su ordine (secondo quanto riporta il Pentagono) dello stesso presidente Donald Trump.

A guidare le preghiere per il generale iraniano è il Ali Khamenei, guida Suprema dell'Iran, che ha pregato sulla bara di Soleimani.

Parte della folla chiede vendetta contro Washington e urla slogan contro gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele.

Le salme del generale e delle quattro Guardie rivoluzionarie uccise assieme a lui sono arrivate nella capitale all'alba.

Gli altri quattro assassinati sono Shahroud Mozaffarinia, Vahid Zamanian, Hadi Taremi e Hossein Pour-Jafarinia.

Dopo le preghiere, la processione funebre continuerà verso Piazza Azadi e i corpi verranno trasferiti a Qom per un'altra cerimonia funebre. Soleimani sarà sepolto nella sua terra natale, Kerman, il prossimo martedì.

LE MINACCE DI TRUMP - Intanto tra Usa e Iran la tensione è sempre più alta.

Ieri Trump ha ribadito che gli States sono pronti a reagire contro un'eventuale offensiva di Teheran: "Se l'Iran dovesse attaccare qualunque persona o obiettivo americano gli Stati Uniti colpiranno subito anche in maniera sproporzionata", ha twittato.

"Questi post serviranno come notifica al Congresso", ha aggiunto affermando come "nessun avviso legale è richiesto, e cio' nonostante viene fornito!".

Il presidente americano ha minacciato di ritorsioni anche l'Iraq, dopo che il Parlamento ha votato a favore della cacciata della coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa.

Se le truppe Usa saranno costrette a lasciare l'Iraq ci saranno "sanzioni enormi" contro Baghdad, ha fatto sapere il tycoon.

(Unioneonline/F)
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