Corsa contro il tempo per cercare di chiudere una nuova intesa fra Londra e Bruxelles sulla Brexit.

I nodi sono essenzialmente due: fare in modo che il confine doganale tra l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito sia il più tenue possibile e che le autorità nordirlandesi abbiano in qualche modo "voce in capitolo", pur senza avere il diritto di disdire un accordo siglato con l'Ue pochi anni dopo che è stato firmato.

Il premier britannico Boris Johnson ha incontrato in queste ore la leader degli alleati unionisti nordirlandesi del Dup, Arlene Foster, per cercare di garantirsi la sua copertura su alcune concessioni relative ai controlli doganali di fatto fra l'Ulster e il resto del Regno Unito che Bruxelles pretende, ma l'esito del confronto rimane al momento incerto.

Nel pomeriggio riunione del Consiglio dei ministri e incontro a porte chiuse con i deputati del gruppo Tory alla Camera dei Comuni.

Fiducioso il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk: "I negoziati sono in corso e tutto sta andando nella direzione giusta - ha detto -. I principali fondamenti dell'accordo sono pronti, in teoria potremmo accettare questo accordo con la Gran Bretagna domani ed evitare il caos e tutti i disastri legati a un'uscita incontrollata e caotica".

Se l'accordo andrà veramente in porto, ha aggiunto, si saprà nelle prossime sette-otto ore.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata