Accordo raggiunto in Ecuador tra il governo e i leader indigeni.

L'intesa che riguarda la politica di austerity potrebbe così mettere fine ai dieci giorni di proteste che agitano il Paese e hanno fatto registrare episodi di violenza anche contro la polizia.

Alla base delle manifestazioni le misure messe in atto da quito per ottenere 4,2 miliardi di dollari a titolo di prestito dal Fondo monetario internazionale (Fmi).

Il presidente Lenin Moreno ha dichiarato di voler collaborare con i leader indigeni, con in testa Jaime Vargas, per studiare un nuovo pacchetto di misure finalizzato a tagliare la spesa pubblica, aumentare le entrare e ridurre il deficit di bilancio e il debito pubblico.

Come prima mossa ci sarà l'annullamento del decreto esecutivo che intendeva eliminare i sussidi per il carburante in vigore da 40 anni, accogliendo così la principale richiesta del Conaie, la Confederazione delle nazionalità indigene dell'Ecuador.

(Unioneonline/s.s.)
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