Il leader delle proteste anti-Putin, Alexiei Navalny, è stato scarcerato dopo aver scontato una condanna di 30 giorni di prigione per aver organizzato una protesta contro il governo lo scorso luglio.

Il segretario del Partito del Progresso aveva invitato i moscoviti a manifestare contro l'esclusione di numerosi dissidenti dalle elezioni comunali del prossimo 8 settembre.

Ad agosto migliaia di russi sono scesi in piazza per manifestare il dissenso nei confronti del presidente Vladimir Putin, chiedendo elezioni libere. Fra questi anche Lyubov Sobol, fedelissima proprio di Alexiei. La donna è stata ammanettata il 3 agosto mentre dal suo quartier generale si stava recando, in taxi, verso il centro di Mosca.

Lì si sarebbe dovuta incontrare con altri componenti dell'opposizione per dare vita ai cortei.

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata