David Sassoli ha tenuto un breve discorso subito dopo la sua elezione a presidente del Parlamento europeo, al termine della seconda votazione di questa mattina.

Nella sua relazione non ha mancato di fare riferimento ai temi più importanti del momento, che coinvolgono il cuore del Vecchio continente al quale serve "recuperare lo spirito dei padri fondatori", e anche "coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell'ambiente" e "rilanciare gli investimenti sostenibili".

Senza dimenticare che restano presenti la volontà e l'impegno per incrementare "la parità di genere" e favorire "un maggior ruolo delle donne ai vertici dell'economia, della politica e del sociale".

"Voglio assicurare al Consiglio e alle Presidenze di turno - ha ribadito - la nostra massima collaborazione. Le Istituzioni europee hanno la necessità di ripensarsi e di non essere considerate un intralcio alla costruzione di un'Europa più unita".

"Non siamo un incidente della Storia - ha aggiunto -, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l'antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi".

Sassoli è stato eletto con i voti italiani del Pd, mentre Forza Italia si è astenuta e Lega e Fratelli d'Italia hanno votato Jan Zahradil (Conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle ha invece lasciato libertà di coscienza.

(Unioneonline/s.s.)
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