Microsoft, Twitter, Facebook, Google e Amazon hanno firmato un piano in cui promettono di collaborare e mettere in piedi "misure trasparenti e specifiche" per lottare contro i contenuti online legati a terrorismo e violenza.

La sigla dell'intesa da parte dei manager dei colossi del web è avvenuta a Parigi nell'ambito della "Christchurch call" ("appello di Christchurch"), due mesi dopo l'attacco del 15 marzo contro due moschee, in Nuova Zelanda, in cui un killer australiano ha ucciso 51 persone, trasmettendo la strage in diretta Facebook.

A lanciarlo il presidente francese Emmanuel Macron e la premier neozelandese Jacinda Ardern.

Nel documento le piattaforme online si impegnano a evitare che vengano scaricati e diffusi contenuti violenti, anche tramite un "ritiro immediato e permanente" del materiale.

I colossi del web si sono inoltre detti pronti a investire in tecnologie in grado di individuare e bloccare la diffusione di questo tipo contenuti anche in diretta.

(Unioneonline/F)
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