È il giorno del lutto in Sri Lanka, dove è salito a 321 il numero delle vittime degli attacchi kamikaze contro chiese cristiane e hotel nel giorni di Pasqua e Pasquetta. Quarantacinque di loro sono bambini, riferisce l'Unicef.

Dopo 40 arresti già effettuati, è caccia ai restanti membri del gruppo jihadista locale National Thowheed Jamath, ritenuti responsabili della strage di Colombo.

Il vice ministro della Difesa ha detto che gli attacchi sono una "rappresaglia per Christchurch". "Le indagini preliminari - ha dichiarato - hanno rivelato che quello che è successo è stata una vendetta per l'attacco contro i musulmani a Christchurch".

Le forze di sicurezza (Ansa)
Le forze di sicurezza (Ansa)
Le forze di sicurezza (Ansa)

Almeno 30 vittime sono di nazionalità straniera, fanno sapere le autorità cingalesi, e provengono da 11 Paesi diversi: otto dall'India, otto dal Regno Unito, quattro dagli Usa, tre dalla Danimarca, due da Svizzera, Spagna, Australia e Cina, uno da Olanda, Giappone e Portogallo.

Le tre vittime danesi sono i figli (ne ha 4) dell'imprenditore dell'abbigliamento Anders Holch Povlsen.

Anders Holck Povlsen ha perso tre dei suoi quattro figli (Ansa)
Anders Holck Povlsen ha perso tre dei suoi quattro figli (Ansa)
Anders Holck Povlsen ha perso tre dei suoi quattro figli (Ansa)

Oggi, dicevamo, il giorno di lutto nazionale proclamato dal presidente Maithripala Sirisena, che incontrerà in giornata i rappresentanti diplomatici per sollecitare e cominciare ad organizzare gli aiuti intenazionali.

Nel rapporto di intelligence si parla di gruppi internazionali coinvolti negli attentati, messi a segno materialmente da un gruppo jihadista locale. Ma si indaga anche sulle carenze degli stessi servizi segreti, che pare abbiano ricevuto informazioni su possibili attacchi già da gennaio, senza tuttavia avvisare i ministri.

Fuga e lacrime (Ansa)
Fuga e lacrime (Ansa)
Fuga e lacrime (Ansa)

Otto le esplosioni, mentre vicino alla principale stazione di autobus della città le autorità hanno trovato 87 detonatori.

I sostenitori dell'Isis celebrano la strade e parlano di "vendetta" per la carneficina del mese scorso in Nuova Zelanda, in cui morirono 50 persone.

E l'Isis rivendica ufficialmente in mattinata: "Coloro che hanno condotto l'attacco che ha preso di mira membri della coalizione a guida Usa e cristiani in Sri Lanka l'altro ieri sono combattenti dello Stato islamico".

"Vorrei esprimere nuovamente la mia fraterna vicinanza al popolo dello Sri Lanka. Prego per le numerosissime vittime e invito a non esitare a dare tutto l'aiuto necessario. Auspico che tutti condannino questi atti terroristici disumani e mai giustificabili", ha detto Papa Francesco.

In Sri Lanka la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione.

(Unioneonline/L)

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