La lotta di Nasrin Sotoudeh, per il momento, si ferma qui.

La donna, celebre avvocato iraniano in prima linea nella difesa dei diritti di genere, è stata condannata in via definitiva a 33 anni e sei mesi di carcere e 148 frustate.

Lo ha comunicato su Facebook il marito della vincitrice nel 2012 del premio Sakharov, Reza Khandan. Sotoudeh, ha fatto sapere l'uomo, era accusata di sette reati tra collusione contro la sicurezza nazionale e propaganda contro lo Stato.

La sua colpa è quella di aver difeso decine di attiviste finite in manette per essersi tolte il velo in pubblico.

Arrestata lo scorso anno, la legale era stata condannata ai primi di marzo in primo grado. Amnesty International ha definito "gravemente irregolari" i processi che l'hanno vista imputata. Secondo il sito d'informazione "Radio Farda", sconterà "solamente" 12 anni.

(Unioneonline/D)
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