Si aggrava in maniera drastica il bilancio della violenta esplosione avvenuta all'interno di un impianto chimico di Tianjiayi Chemical, in Cina.

In base agli ultimi dati forniti dalle autorità locali, i morti sono 47, 460 i feriti. Novanta di questi versano in condizioni gravi. La deflagrazione avrebbe provocato anche un sisma di magnitudo 2.2.

L'esplosione - a cui ha fatto seguito anche un incendio e una densa nuvola di fumo - ha devastato l'impianto e le aree limitrofe a Yancheng, nella provincia cinese del Jiangsu.

I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto con più di ottanta mezzi.

L'azienda era specializzata nella produzione di fertilizzanti.

Ricoverati in ospedale anche alcuni residenti che sono stati feriti dall'onda d'urto dell'esplosione. I vetri delle finestre delle abitazioni vicine sono andati in frantumi.

L'episodio è l'ultimo di una serie di incidenti dovuti spesso alle precarie norme sulla sicurezza.

(Unioneonline/s.a.)
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