Lo "shutdown"parziale degli Stati Uniti - il blocco di alcune attività amministrative federali che si verifica quando il Congresso non approva la legge di rifinanziamento - continuerà fino a dopo Natale.

La paralisi durerà fino al 27 dicembre, quando è prevista la prossima sessione regolare dei lavori al Senato, mentre l'incontro del 24 sarà solo un pro forma.

Nonostante le lunghe trattative, infatti non è ancora stato raggiunto l'accordo tra il presidente Donald Trump e i democratici, che hanno la maggioranza nell'aula, per l'approvazione del bilancio dello Stato.

Il tycoon non vuole fare alcun passo indietro sui fondi per il Muro con il Messico, convinto che farlo vorrebbe dire tradire i suoi elettori.

"La crisi in termini di attività illegale al confine con il Messico è reale e non si fermerà fino a quando non costruiremo una grande barriera di metallo o il muro. Facciamo iniziare i lavori", ha scritto su Twitter, osservando come gli Stati Uniti combattano per i confini di altri paesi ma non per il loro.

Allo stesso modo non cedono neanche i democratici: lo shutdown potrebbe finire subito se si rinunciasse allo stanziamento per "l'inutile" muro.

A causa della mancanza di finanziamenti del Congresso, molti ministeri e agenzie governative hanno chiuso ieri mattina, lasciando circa 800mila dipendenti pubblici in congedo non retribuito o, per servizi ritenuti essenziali, costretti a lavorare non retribuiti mentre le festività natalizie sono in pieno svolgimento.

(Unioneonline/F)
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