A tre anni dagli attentati terroristici al Bataclan, allo Stade de France e in altri locali del centro parigino, la Francia ricorda i 130 morti e gli oltre 350 feriti di quella tragica serata.

Il corteo è partito proprio dallo Stade de France (iniziò lì la notte di terrore), poi ha raggiunto diversi locali colpiti dagli jihadisti dell'Isis, per arrivare al Bataclan, la sala concerti, luogo in cui i terroristi hanno fatto più vittime.

Non ha partecipato Emmanuel Macron, alla cerimonia erano presenti il premier Edouard Philippe e il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, accompagnata dal suo omologo londinese Sadiq Khan, giunto per "testimoniare la forte amicizia che lega le due città e la loro reciproca solidarietà davanti al terrorismo". Hanno partecipato anche gli ambasciatori di diversi Stati e molte associazioni delle vittime.

UNA NOTTE DI SANGUE - Tutto inizia alle 21.19 del 13 novembre 2015, con un kamikaze che si fa saltare in area all'ingresso dello Stade de France dove c'è anche il presidente Hollande per assistere alla partita tra Francia e Germania. Dopo un paio di minuti un'altra esplosione, sempre nei pressi dello stadio. È l'inizio della tragedia che sconvolge Parigi. Poco dopo gruppi di jihadisti armati aprono il fuoco in bar e ristoranti nel decimo e undicesimo arrondissement, causando decine di morti.

Alle 21.40 un'auto si ferma davanti al Bataclan, dove è in corso il concerto degli Eagles of Death Metal. Scendono tre terroristi armati che entrano nel locale e iniziano a sparare all'impazzata con i fucili. Poi si barricano nel locale e prendono in ostaggio gli spettatori vivi che non sono riusciti a fuggire. Dopo mezzanotte il blitz della polizia nel locale. I terroristi vengono uccisi, ma nel frattempo hanno fatto 90 vittime, compresa la veneziana Valeria Solesin. Sono 130 le vittime totali.

"SALAH ABDESLAM HA ORGANIZZATO L'ATTENTATO SU FACEBOOK" - Il giornale francese "L'Express" riporta proprio oggi la notizia secondo cui Salah Abdeslam (unico superstite tra i terroristi di quella strage, arrestato dopo quattro mesi in Belgio e attualmente in carcere) avrebbe creato falsi profili Facebook in un Internet cafè belga per organizzare gli attacchi del 13 novembre 2015. "Pouchos poucho", "Raphael Scott" e "Rachid Paniere", questi gli alias dietro cui si nascondevano gli attentatori. Questi falsi account sono stati creati tra novembre 2014 e gennaio 2015 dal Time Out, Internet cafè diMolenbeek (città belga vicina a Bruxelles) che si trova a circa 200 metri da casa dei fratelli Abdeslam.

Con questi falsi account Abdeslam dialogava con il fratello e si metteva in contatto con gli altri autori della strage, su tutti Abdelhamid Abaaoud, coordinatore degli attentati. Ancora nessuna informazione è trapelata sui messaggi che si sono scambiati.

(Unioneonline/L)
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