Draghi: "Scuole aperte fino alla prima media"
Il premier bacchetta Salvini e annuncia un provvedimento per i sanitari no vaxRiapertura delle scuole fino alla prima media anche nelle zone rosse, ma niente zone gialle sino a fine aprile. Lo ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi con cui ha annunciato gli esiti della riunione con la Cabina di regia e parlato della campagna vaccinale.
"Si conferma la decisione di riaprire fino alla prima media, si lavora affinché sia una riapertura ordinata, in alcuni casi sarà possibile effettuare i test. C'è una diminuzione contagi ma la situazione è ancora critica, per questo riapriamo solo fino alla prima media", ha detto il presidente del Consiglio, confermando che "le altre restrizioni restano".
"Le misure hanno portato qualche segnale di rallentamento del contagio, per la prima volta dopo settimane sono in decrescita Rt e incidenza", ha detto Speranza. "La situazione è ancora delicata, ma ci possiamo permettere una scelta che dia un segnale molto rilevante. Quindi abbiamo deciso di spendere questo piccolo tesoretto sulla scuola, per la funzione sociale che ha nel nostro Paese".
Salvini attacca sul prolungamento delle chiusure: "È impensabile tenere chiusa l'Italia anche per tutto il mese di aprile. Nel nome del buonsenso che lo contraddistingue - e soprattutto dei dati medici e scientifici - chiediamo al presidente Draghi che dal 7 aprile, almeno nelle regioni e nelle città con situazione sanitaria sotto controllo, si riaprano (ovviamente in sicurezza) le attività chiuse e si ritorni alla vita a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi", afferma il leader leghista.
Un post su Facebook cui arriva l'immediata replica del premier: "Nulla è impensabile, la chiusura dipende dai dati. Possiamo dire che è desiderabile riaprire, ma dipende dai dati. Le misure prese nell'ultimo anno hanno dimostrato di non essere campate per aria".
VACCINI - Mario Draghi ha annunciato un intervento su medici e infermieri no vax: "Non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con i malati, stiamo intervenendo e prenderemo un provvedimento a riguardo".
"Ricordiamo che l'adesione è stata molto ampia - precisa Speranza - e che la stragrande maggioranza ha dato il buon esempio. C'è un pezzetto molto minimale, che stiamo quantificando, sul quale valutiamo di intervenire con una norma".
L'obiettivo delle 500mila dosi giornaliere dovrebbe essere raggiunto ad aprile.
Capitolo export: "Il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l'unico requisito per lo stop all'export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati".
Il presidente del Consiglio però rimarca che "non se ne esce con il blocco dell'export, ma solo con la produzione".
Draghi si vaccinerà con AstraZeneca, conferma: "Spero la prossima settimana, ho fatto la prenotazione e aspetto che mi rispondano".
Su Sputnik: "All'Ema non è stata ancora presentata formale domanda su questo ma sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l'Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell'anno".
(Unioneonline/L)
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