Ora è ufficiale: l'Ema "ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik V". Ad annunciarlo, in una nota è proprio la stessa Agenzia europea del farmaco.

La valutazione arriva dopo il pressing dei 27 capi di Stato e di governo europei ad accelerare su via libera, produzione e distribuzione degli immunizzanti di fronte all'incalzare dell'emergenza mutazioni e alle forniture che arrivano a singhiozzo.

L'ITER - Nel comunicato, l'Ema specifica che a presentare domanda per l'Ue è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm. La decisione di avviare la revisione in tempo reale, prosegue Ema, si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti.

La revisione continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio.

L'Ema non è in grado di prevedere le tempistiche generali, ma precisa che "dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un'eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva".

L'Ente comunicherà ulteriormente quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il vaccino.

L'ANNUNCIO DI MOSCA - "Dopo l'approvazione da parte dell'Ema" del vaccino Sputnik V contro il Covid, "saremo pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei a partire da giugno 2021": lo ha dichiarato il capo del Fondo Russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, in una nota dell'ente ripresa dall'agenzia Interfax.

(Unioneonline/v.l.)
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