Il 4 aprile 2018 era stato portato in ospedale, a Parma, in condizioni gravissime. Inutile l'intervento dei medici: il piccolo, un anno e mezzo appena, era morto a causa, rilevarono gli esami, dell'ingestione di metadone. Nel sangue del piccolo le analisi avevano trovato una concentrazione della sostanza di 362 nanogrammi per millilitro.

Non solo: le analisi tossicologiche effettuate dai periti della Procura sui capelli del bambino avevano evidenziato nel piccolo, oltre a presenza di oppiacei, anche tracce di cocaina.

Per l'accusa non si sarebbe trattato di un incidente: sarebbe stata la mamma, tossicodipendente, a dare metadone al figlio. Ora, resta da capire il perché.

Nel frattempo, la donna è stata rinviata a giudizio dal gup del Tribunale della città emiliana Mattia Fiorentini.

(Unioneonline/l.f.)
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