"Aumentano i ricoveri in terapia intensiva e sono in costante crescita anche i casi positivi. La situazione è critica in Lombardia, ma in particolare a Milano e nella Città Metropolitana, occorre l'aiuto di tutti i cittadini per fermare la corsa del virus".

A parlare è Walter Bergamaschi, direttore generale dell'Ats di Milano. Proprio nel giorno in cui la Regione sfiora i 3mila casi (sono 2.975) con 30.981 tamponi e una percentuale tra positivi e test pari al 9,6%. Oggi si registrano anche altri 21 decessi, 14 ricoveri in terapia intensiva in più e 122 ricoveri nei reparti ordinari in più.

Nella Regione più colpita dal virus in questa seconda ondata si sono ridotti i numeri di Bergamo, Brescia e Lodi, martoriate la scorsa primavera, e a destare allarme sono soprattutto i 1.463 contagi nella Città Metropolitana di Milano, 727 dei quali proprio a Milano città.

"Quello che più preoccupa - continua Bergamaschi - è che nelle prossime ore il numero dei soggetti positivi possa ulteriormente incrementare e mettere sempre più sotto pressione gli ospedali. Cercheremo di rafforzare il rapporto con i medici di famiglia, che hanno un ruolo decisivo nel segnalare casi sospetti e sorvegliare i pazienti fragili. Oggi più che mai il loro ruolo può essere fondamentale, lavorando in rete con le Ats e seguendone le indicazioni".

"Anche i cittadini possono fare la loro parte - conclude - rispettando le regole per il bene proprio e dell'intera collettività. Avere attenzione per se stessi permette di tutelare i propri cari e la collettività".

(Unioneonline/L)
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