Sergio Mattarella sceglie Vo' Euganeo, uno dei Comuni simbolo della lotta al coronavirus, per inaugurare l'anno scolastico 2020-2021.

"Mai come in questa occasione - ha detto il Capo dello Stato -, la scuola ha il valore e il significato di una ripartenza per l'intera società. Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva".

"E' una prova per la Repubblica", ha aggiunto: "Conosco i ritardi e le difficoltà e so bene che vi saranno inevitabili polemiche. So anche che, in atto, vi sono risorse limitate. Ma un Paese non può dividersi sull'esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola".

I mesi del lockdown sono stati duri per tutti, "ma a subire le conseguenze più pesanti - ha sottolineato - sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile".

"Di queste sofferenze - ha ricordato - si son fatte carico le famiglie. Nella ripartenza della scuola l'attenzione a questi studenti dovrà essere inderogabile, a cominciare dall'assegnazione degli insegnanti di sostegno".

Inoltre "questo periodo ha sottolineato, con grande evidenza, l'urgenza e la necessità assoluta di disporre della banda larga ovunque nel nostro Paese. Il lockdown ci ha mostrato che hanno sofferto pesanti esclusioni i ragazzi senza computer a casa, quelli che erano privi di spazi sufficienti, coloro che già vivevano una condizione di marginalità. Dobbiamo evitare che il divario digitale diventi una frattura incolmabile".

Infine l'appello: "Occorre mantenere un adeguato livello di precauzione finché non cesserà la grande pericolosità del virus. Il diritto allo studio dovrà procedere di pari passo con il diritto alla salute. Tutti siamo responsabili, e dobbiamo sentirci tali nei confronti degli altri".

(Unioneonline/D)
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