Altri 23 casi di coronavirus scaturiti dal focolaio di Mondragone (Caserta). Lo screening dell'Unità di crisi della Regione Campania nel comune e nelle zone limitrofe ha fatto emergere questi nuovi contagi. "comprensivi di tutti i collegamenti ricostruiti, scaturiti dai tamponi effettuati nelle aree circostanti i palazzi ex Cirio".

Notizia che arriva proprio nel giorno della visita "elettorale" di Matteo Salvini, accolto da sostenitori e da tanti contestatori, che hanno impedito al senatore del Carroccio di tenere il suo comizio, facendo saltare anche il secondo appuntamento in un lido dove ad attenderlo c'erano diversi esponenti locali della Lega.

Nei pressi dei palazzi diventati zona rossa presenti un gazebo della Lega e diverse decine di manifestanti anti-Salvini. Una tensione crescente, che ha portato a cariche di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine per disperdere i manifestanti che avevano circondato un'auto blu colpendola con calci e pugni, pensando che all'interno vi fosse il leader del Carroccio.

All'arrivo di Salvini i manifestanti lo hanno contestato al grido di "sciacallo" e uno gli ha anche lanciato contro dell'acqua. "Bene, ho caldo", ha ironizzato il leghista, che grazie alle cariche della Polizia (che ha usato i manganelli) è riuscito a raggiungere il gazebo della Lega.

Ma ha dovuto rinunciare al comizio, si è recato in un bar per "l'aperitivo con Salvini".

"Mi spiace - ha detto - ci sia qualche balordo dei centri sociali che preferisce l' illegalità. Vanno bene le contestazioni ma la maleducazione lasciatela a casa. Era mio dovere esserci e ci tornerò giorno dopo giorno per le persone per bene di Mondragone".

Vivace scambio di battute anche tra alcuni dimostranti e il coordinatore leghista in Campania, Nicola Molteni (anche lui, come il "sardo" Zoffili, viene dalla provincia di Como). "Vieni a Mondragone e non sai nulla dei palazzi ex Cirio", gli ha detto un manifestante. "Sei un provocatore", la risposta di Molteni.

(Unioneonline/L)
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