Sono ormai quasi cinquanta i casi di coronavirus che si sono registrati a Mondragone, in provincia di Caserta, nel complesso residenziale noto come Palazzi ex Cirio.

Si tratta in massima parte di cittadini bulgari residenti in quattro dei cinque palazzoni divenuti off limits da lunedì 22 giugno, dopo che è entrata in vigore l'ordinanza della Regione che ha istituito la zona rossa.

La situazione sta sfuggendo di mano alle autorità: qualcuno tra i positivi non si riesce a rintracciare; molti inquilini, specie tra gli stranieri, non risultano censiti, e si ipotizza che abbiano fatto perdere le tracce, anche per timore di perdere il lavoro; molti sono braccianti agricoli, spesso sfruttati dai caporali di nazionalità bulgara, alcuni dei quali vivono anche agli ex Palazzi Cirio.

Stamattina poi un gruppo di bulgari ha protestato uscendo fuori dalla zona rossa: ci sono stati momenti di tensione, ma le forze dell'ordine che presidiano i varchi sono riuscite a riportare tutti dentro.

"Ho assistito personalmente a un inaccettabile atto di insubordinazione di oltre 50 cittadini, stranieri e non - ha testimoniato il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico -. Uscendo dalle rispettive abitazioni e violando di fatto il cordone sanitario, hanno creato paura nella cittadinanza, che ha dovuto assistere all'impotenza delle poche forze dell'ordine presenti. Al prefetto chiedo di adottare ogni misura al fine di ripristinare la legalità".

Sul caso è intervenuto anche il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: "Questa mattina ho avuto un colloquio con il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l'invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell'ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il Ministro ha annunciato l'arrivo di un contingente dell'Esercito".

Alcune decine di cittadini stanno presidiando per protesta uno dei varchi di accesso agli ex Palazzi Cirio: "Perché non li avete fermati?", hanno urlato al varco controllato da soldati dell'esercito e forze dell'ordine: "Questi fanno quello che vogliono".

(Unioneonline/D)
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