La proroga oltre il 3 aprile delle misure restrittive attualmente in vigore per contenere la diffusione del coronavirus sembra ormai scontata.

Non c'è ancora l'ufficialità ma stando a quanto si apprende da fonti governative, il decreto sarà esteso alle successive due settimane, almeno fino al 18 aprile.

"Se andiamo a vedere i dati di ieri - ha anticipato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a SkyTg24 - mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto".

"La situazione - ha aggiunto - è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi".

Non sembra che verrà ascoltato dunque l'appello dell'ex premier Matteo Renzi a riaprire le fabbriche "prima di Pasqua, poi il resto", nella convinzione che "non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere due anni con il virus".

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco per la fine delle misure di isolamento sociale e per una riapertura di aziende e scuole "realisticamente bisognerà aspettare almeno fine aprile". Di fatto, afferma, "non ci sarà un unico picco di casi ma ci saranno presumibilmente vari picchi sul territorio, in tempi diversi. Dunque l'arma più efficace per ora restano l'isolamento e le misure restrittive".

Anche per Roberto Burioni in questo momento la situazione è "ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve. Al momento bisogna stare tappati in casa, altrimenti si vanificano i sacrifici che abbiamo fatto fino ad ora, punto e basta".

"Dobbiamo cominciare a pensare a una ripresa delle nostre vite: non possiamo continuare a stare in casa al fine di rimanere in casa per sempre. Però - afferma Burioni - dobbiamo anche sapere che in questo momento la situazione è ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve".

"Al momento è prematuro fare previsioni - ha detto il premier Giuseppe Conte in un'intervista al Sole 24 Ore - ma ci auguriamo di poter tornare quanto prima alla normalità. Ridurremo le restrizioni fino alla loro completa eliminazione, ma lo faremo gradualmente, per evitare che gli sforzi sin qui compiuti siano vani".

"Possiamo già dire che, come già anticipato dal ministro Azzolina, la sospensione delle attività scolastiche proseguirà anche dopo il 3 aprile", ha aggiunto.

(Unioneonline/D)
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