"Ogni giorno mi chiedo: 'Perché proprio me?' A un 17enne gli hai rovinato la vita in cinque minuti da un giorno all'altro. Un politico che è venuto in periferia così... Cioè da pizzaiolo, postino, a suonare e dire 'tu spacci'. Ma cos'è?".

Parla il ragazzo del citofono a cui ha suonato il leader della Lega Matteo Salvini durante la campagna elettorale per le Regionali dell'Emilia Romagna, in un'intervista alla trasmissione di La7 "Piazza Pulita".

Il fatto è avvenuto a Bologna, nel quartiere Pilastro.

"Ho 17 anni, studio e gioco a calcio. A Imola. Sono stato convocato in nazionale, è stata una grandissima esperienza", ha detto ancora il minorenne.

"Non ho mai avuto precedenti, non sono uno spacciatore", ha aggiunto.

Nei giorni scorsi Facebook aveva deciso di rimuovere il video postato sulla pagina del leader della Lega perché violerebbe le regole della piattaforma.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, nella vicenda potrebbe aver avuto un ruolo un sottoufficiale dell'Arma.

La donna che ha accompagnato il segretario del Carroccio al Pilastro avrebbe infatti riferito di essere stata messa in contatto con lo staff della Lega grazie alla telefonata di un maresciallo che conosce.

Potrebbe peraltro trattarsi, secondo i quotidiani, di un militare indagato per stalking e depistaggio ai danni di un avvocato e sospeso dal servizio con una decisione del Riesame di fine anno, non esecutiva in attesa della Cassazione.

Al momento non sarebbe comunque aperto in merito un procedimento disciplinare, né risultano esserci fascicoli penali.

(Unioneonline/F)
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