Rinvio a giudizio dal gup di Roma per il direttore artistico Luca Barbareschi e per l'ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, accusati di traffico di influenze illecite dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sui fondi al teatro Eliseo.

A processo anche una terza persona, Luigi Tivelli, che con Monorchio si sarebbe mosso per far inserire nella finanziaria del 2017 quattro milioni di euro a favore del teatro diretto dall'attore.

Secndo l'accusa del pm Antonio Clemente, in cambio della sua attività di lobbing Tivelli avrebbe

ottenuto la promessa di ricevere 70mila euro.

Il gup di Roma Vilma Passamonti ha fissato la prima udienza per il 22 aprile davanti al giudice monocratico.

"La cosa che stupisce - spiega Paola Baldicci, difensore di Barbareschi - è che la decisione del giudice non entra nel merito ma si basa sull'uso di intercettazioni nell'ambito di un altro processo e tra altre persone che non hanno nulla a spartire con Luca Barbareschi e il suo impegno per salvare il teatro Eliseo, che se è ancora aperto lo dobbiamo a lui".

Stizzita la replica dell'attore e direttore artistico: "I magistrati - ha dichiarato - dopo l'Ilva chiudono anche la cultura". "Non ho corrotto nessuno - ha poi aggiunto - semmai ad oggi ci ho rimesso tanti soldi". "Arrestatemi - ha poi concluso - da cinque anni chiedo fondi per la cultura".

(Unioneonline/v.l.)
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